La moderna riflessione filosofica sul tragico presuppone una presa di distanza dal suo oggetto specifico: la tragedia. Si può anzi dire che la cultura moderna ha elaborato il "tragico" come idea filosofica, mentre all'epoca antica e premoderna si deve l'elaborazione della "tragedia" come forma letteraria, canonizzatasi ben presto in un genere. Sulla base di questa distinzione fondamentale, gli autori propongono una ricostruzione storico-concettuale che, muovendo dal decisivo contributo nietzschiano, rilegge sia il tragico premoderno sia la vicenda della "filosofia del tragico" vera e propria, dai suoi esordi in età idealistica fino ai più recenti sviluppi novecenteschi.