Il riconoscimento, l'"Anerkennung" hegeliana, nella storia del pensiero è un concetto intimamente legato al potere della percezione e della conoscenza e, quindi, della coscienza e dell'autocoscienza; oggi si è arricchito di molteplici significazioni tutte rientranti in una più vasta famiglia lessicale che ha come riferimento la relazionalità, l'intersoggettività, il rapporto con l'altro, l'idea di libertà. L'area semantica che ruota attorno al "riconoscimento" allude alla vita nella comunità sociale come la dimensione esistenziale più in grado di esprimere la dignità e la libertà del singolo. Il percorso dal "riconoscimento" apre a una razionalità che si fa carico del negativo, del non identico, attivandosi come forma d'interazione e principio organizzativo del mondosociale; supera quel meccanismo proprio della matrice animale di appropriazione dell'altro che è alla base del ripresentarsi dello stato di natura all'interno delle relazioni sociali di cui la guerra e i conflitti che così drammaticamente oggi stiamo vivendo costituiscono un tragico esempio.