L'esperienza della pandemia ci ha fatto toccare con mano la nostra vulnerabilità e ha reso ancora più evidente quanto questa condizione accomuni tutti e tutte, benché sia sempre soggetta a regimi diversi di tutela. Ci ha inoltre mostrato l'ineludibilità del tema dell'interdipendenza e l'importanza del prendersi cura reciproco. Proprio la nozione di cura, che in anni recenti ha ispirato pratiche e concezioni etiche e politiche innovative, soprattutto in ambito femminista, appare oggi come quella da cui ripartire per ripensare le nostre pratiche morali e politiche e le forme della convivenza umana. L'etica della cura si presenta infatti come un'etica che premia la capacità umana di riconoscere e sostenere, nella loro fragilità, le reti di relazioni, più limitate e più ampie, in cui ci troviamo tutti e tutte immersi.