Questo libro - che rappresenta una novità assoluta, in quanto prima monografia filosofica dedicata all'argomento - tratta delle nozioni di dolce e di dolcezza nella loro complessità sensibile, simbolica e culturale, interpretate secondo l'approccio dell'estetica relazionale. Il gusto dolce appare dunque nella sua ricchezza percettiva ed espressiva, irriducibile a ogni semplificazione naturalista o culturalista. L'ontologia del dolce sfuma nella sua effettualità: piacere e stordimento, nausea e desiderio, materialità e metafora. Il lavoro è composto da tre parti: nella prima si approfondiscono gli ambiti di pertinenza del dolce/della dolcezza, dalla fisiologia alla letteratura; nella seconda, si discute il rapporto con la sfera dell'arte e dei simboli; nella terza, infine, si presentano le implicazioni etiche della dolcezza attraverso il ruolo peculiare dello zucchero nelle dinamiche contemporanee. Il filosofo, dunque, ma anche il gastronomo o il semplice appassionato di dolci potranno riscoprire in queste pagine le complessità, ma anche le ambiguità e le potenzialità del gusto (solo) apparentemente più semplice.