Tre saggi imprescindibili per introdurre nel dibattito contemporaneo un confronto non ancora esplorato. Se da una parte le radici cristiane del pensiero occidentale sono da tempo oggetto di analisi del pensiero filosofico di matrice europea e della teoria critica, il buddhismo come termine di paragone per rileggere la dimensione politica occidentale non era mai stato preso in considerazione fino a oggi. Una sorprendente mancanza, data la portata globale del buddhismo e le sue evidenti affinità con gran parte della filosofia continentale. Questo volume colma questa lacuna. Attraverso un'elaborazione del vuoto nelle tradizioni critiche e buddhiste; un esame del problema della prassi nel buddhismo, nel marxismo e nella psicoanalisi; e la teorizzazione di una presunta "buddhaphobia" radicata nelle ansie moderne sul nulla. "Vuoto, nulla, vacuità" apre nuovi spazi in cui i nuclei radicali del buddhismo e della teoria critica si rinnovano e si rivelano.