Ronald M. Dworkin (1931-2013) è stato uno dei filosofi del diritto e della politica più importanti degli ultimi sessant'anni. La sua celebrità si deve, in gran parte, alle critiche che egli ha rivolto al positivismo giuridico hartiano tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta. L'idea fondamentale del libro è quella di offrire una rilettura complessiva ed in chiave costruttiva della jurisprudence dworkiniana, nel tentativo di smarcarla da quella relazione dicotomica con Herbert L. A. Hart (e con i suoi epigoni) che, pur avendone indubitabilmente segnato il destino, ha finito per ingessarla nelle stesse categorie di pensiero cui Dworkin ha più volte dimostrato di volersi opporre.