Il tema della responsabilità del genere umano verso sé stesso, verso la gestione della tecnologia e verso la natura richiede un diverso paradigma della relazione. La costante produzione mediale di contenuti emozionali - tanto urlati quanto identici - aliena l'uomo da sé e lo relega a vivere in una psico-società. In questa dimensione alterata non c'è più relazione, non c'è più vicinanza, non c'è più spazio per l'Altro. La coazione al consumo dei beni, ma anche delle esperienze e dei corpi, inaugura così una forma di pornografia dell'essere che è nuova rispetto al passato e che risulta caratterizzata da una violenza sottile sul piano sia psicologico sia sociale. In queste pagine, l'intento di Stefano Davide Bettera è quello di provare a immaginare un mondo possibile in cui valga la pena vivere e mappare alcune strade per trasformare la complessità e la problematicità dell'oggi in opportunità per il futuro.