Francesco Mario Pagano (1748-1799), giurista di fama internazionale, esponente di punta dell'illuminismo italiano, fu uno dei leader della Repubblica "giacobina" napoletana (1799). Nei Saggi politici e in altri scritti precedenti alla stagione rivoluzionaria aveva elaborato una originale filosofia della storia di ascendenza vichiana, fondata su una visione ciclica e naturalista dello sviluppo sociale, che appare in palese contrasto con alcuni motivi ricorrenti nella filosofia dei Lumi e successivamente rielaborati dalle ideologie rivoluzionarie: la possibilità di modificare in profondità la natura umana e l'idea di un progresso indefinito della storia. Alla luce di questa prospettiva, il volume intende cercare una risposta ai seguenti interrogativi: quali nessi esistono tra la riflessione teorica di Pagano precedente alla Rivoluzione francese e quella successiva? È possibile individuare nella dottrina filosofico-politica dell'illuminista meridionale gli elementi che giustifichino, sul piano teorico, il suo passaggio dal riformismo all'ideologia rivoluzionaria? E quale legame infine può essere instaurato tra la produzione teorica di Pagano precedente e successiva alla rivoluzione e l'ideologia giacobina?