La filosofia non è una dottrina ma una pratica, un'attività: la ricerca della saggezza. Chiunque si adoperi per dare alla vita un senso unitario, un suo senso diverso da quello di altri ma comunque plausibile e coerente, che lo faccia in un'aula oppure in un bar o in un chatroom, con amici di una sera o con prestigiosi intellettuali, sta svolgendo attività filosofica, e smette di svolgerla, quale che sia la sua erudizione, appena gli vengono meno l'impegno, la curiosità, il desiderio. La filosofia, dunque, non si impara da un libro come questo. In un libro come questo, però, si possono trovare esempi di persone che hanno condotto l'attività filosofica con scrupolo e intelligenza, e da loro si può trarre spunto come si farebbe andando a bottega da un ciabattino o da un pittore. Non per diventare pedissequi imitatori di un maestro, ma per adattare e combinare gli insegnamenti di dieci, di cento maestri allo sviluppo di un proprio stile, di una propria fisionomia, di una propria ricerca. Perché, in definitiva, l'unica filosofia che conta per ciascuno di noi è la sua.