Il testo di Beccaria rappresenta ancora oggi un faro per chi svolge un ruolo attivo nel funzionamento della macchina giudiziaria in quanto consente al giurista di tenere ben saldi e a portata di mano alcuni principi di giustizia fondamentali affinché l'azione penale sia esercitata in modo corretto, senza abusi, e la pena sia applicata in modo proporzionato al reato perseguito. Tra i capisaldi che Beccaria ha contribuito a infondere nella nostra cultura giuridica troviamo la contrarietà alla pena di morte e alla tortura, la certezza della pena, la proporzionalità della pena, la prescrizione, l'accertamento della verità, il ricorso limitato alla carcerazione preventiva, la chiarezza delle leggi. Per il carattere rivoluzionario e innovativo delle idee contenute, la prima edizione di questo saggio, avvenuta nel 1764, fu messa all'indice dei libri proibiti nel 1766. L'introduzione è di Salvatore Primiceri.