"'Dei delitti e delle pene' è il testo da cui nasce la moderna criminalistica. Non è un trattato di giurisprudenza; è piuttosto un pamphlet, un libretto coraggioso, "liberissimo", nel quale "in massa le idee tutte si aggirano, e cospirano in vari punti di vista, che formano una grand'opera", come ebbe a scrivere Alessandro Verri. Filosofo, economista e illustre letterato di metà Settecento, Beccaria spera che dall'aspra battaglia contro le istituzioni esistenti possa nascere un nuovo ordine, la cui affermazione è legata alla forza di espressione delle esigenze di progresso. "Le Consulte criminali" affrontano invece con impeto i temi della pena di morte, della prevenzione del crimine e delle condizioni di vita e di assistenza nelle carceri.