Centrando la sua critica sul concetto aristotelico-scolastico di forma (che rilegge come pura disposizione spaziale, o figura), la filosofia naturale di Sébastien Basson si propone a buon diritto come una delle più precoci e più articolate esposizioni di una moderna teoria corpuscolare della materia, sebbene sia ancora estranea al meccanicismo tipico della scienza seicentesca, come dimostra la presenza nel testo di temi e dottrine di chiara origine platonica e rinascimentale.