La cultura della Grecia classica assicurava l'immortalità nel ricordo dei posteri. Si trattava di un'immortalità delle opere e non degli individui, riservata esclusivamente agli eroi del pensiero, della politica e delle imprese militari. Pitagora, giunto a Crotone, suscitò tanto entusiasmo da essere considerato maestro di vita per gli uomini, le donne e i giovani della città. Durante il suo soggiorno nell'Italia meridionale rese libere città dopo averle "riempite dello spirito di libertà". Diede leggi a città calabresi, che rimasero a lungo modelli invidiabili di buona legislazione. Ripeteva spesso che la concordia e l'amicizia sono alla base del rispetto delle leggi. Era convinto che gli uomini non nascono buoni, ma lo possono diventare grazie all'educazione e alle leggi. Questo periodo storico, antico, e quasi avvolto nel mito caratterizza l'identità di Pitagora. È nato a Sanno. È morto sotto un cielo stellato, ascoltando la musica delle sfere nella mitica Montegiordano.