L'obiettivo di questo lavoro è quello di creare uno spazio "mentale" condiviso per coloro che, da diverse angolazioni e con differenti livelli di consapevolezza, praticano forme di resistenza creativa al neo-liberismo e all'immaginario tecno-capitalista. Il volume rappresenta un esercizio etico di posizionamento rispetto ad alcuni temi controversi del presente - quali la gestione della pandemia, le guerre in corso, la transizione ecologica e le rivendicazioni di genere - che, sotto effetto dei mass media e dei populismi contemporanei, hanno prodotto polarizzazioni sterili e controproducenti. L'autore ci invita dunque a ripensare il ruolo dell'intellettuale e del pensiero critico, offrendoci un esempio di parresia (il diritto-dovere di dire la verità, inteso come esercizio filosofico) che sfida simultaneamente gli estremismi e i tatticismi "moderati", entrambi inservibili per un risveglio collettivo e individuale all'altezza della crisi in corso. Include uno scritto in dialogo con Miguel Benasayag.