Enigmatico e sfuggente alle consuete categorie interpretative della storia della filosofia, Baader nei suoi lavori riprende i temi classici della filosofia, ma anche i motivi cari all'alchimia e alla parapsicologia, all'astrologia e alla medicina esoterica. Se i suoi primi scritti costituiscono un manifesto della nuova speculazione romantica sulla natura, il suo pensiero maturo, nato come una filosofia della vita, si viene poi definendo come una filosofia dell'amore: un'arte erotico-religiosa della ricostruzione e riappropriazione del sé nell'eterno gioco a quattro delle due tinture, quella maschile e quella femminile. Dimenticata dalla filosofia dominante per troppo tempo, oggi, invece, la sua erotica rappresenta una significativa traccia di quell'inesplorato elemento notturno che percorre la coscienza occidentale.