Walter Benjamin e Antonio Gramsci sono contemporanei, nati e morti a distanza di pochi anni l'uno dall'altro, entrambi vittime dei fascismi. Due marxisti sui generis, che hanno cambiato radicalmente i temi e il lessico del marxismo, influenzando profondamente le analisi e i dibattiti a venire. Il pensiero di Gramsci e quello di Benjamin hanno spesso rappresentato una risorsa per il rinnovamento del marxismo nelle sue ricorrenti crisi: in particolare, Gramsci per gli studi postcoloniali; Benjamin per gli studi sui nuovi media. Due filosofi la cui fortuna postuma è dipesa dalla trasmissione del loro pensiero, affidata prima ad amici e sodali, poi a intere generazioni di studiosi degli ambiti più diversi. Gli studi su ciascuno di questi autori hanno una lunga tradizione e una fortuna che ovunque nel mondo non sembra diminuire; eppure, uno studio comparato è una novità assoluta. Questo libro vuole essere il primo a livello internazionale che cerca di mettere a confronto il pensiero di Gramsci e quello di Benjamin: un confronto dalla portata complessiva, sebbene articolato in base agli aspetti più rilevanti e oggi più attuali.