Conosciuto in Tibet come "La grande liberazione mediante l'udito", questo libro è un manuale di istruzioni per guidare i moribondi nel difficile percorso del momento della morte e i defunti nello sconvolgente stato post mortem in cui essi vagano confusi alla ricerca di una nuova vita. "Il lettore innanzitutto deve risvegliarsi alla consapevolezza che la morte fa inevitabilmente parte della vita. Se lo comprendiamo davvero, la vita diventa più significativa, e quando la morte bussa alla nostra porta noi possiamo guardarla in faccia e siamo pronti ad usare quel momento cruciale per raggiungere l'autorealizzazione." (Chögyal Namkhai Norbu) "Nel presente volume si è voluta seguire l'intenzione di Chögyal Namkhai Norbu, espressa nella sua nota alla traduzione della edizione italiana del 1983: 'Più che rendere il testo in una prospettiva strettamente accademica, pur rimanendo fedele all'originale ho scelto un approccio più adatto a un pubblico laico occidentale.'" (Elio Guarisco)