Il problema dell'errore ha da sempre occupato la riflessione dell'uomo. In filosofia, le più elaborate teorie dell'errore - sia in ambito etico, sia in ambito logico-cognitivo - sono state formulate in età moderna (da Cartesio in poi), ma l'epoca antica è stata, come in molteplici campi di indagine, foriera di spunti e di snodi teorici fondamentali, che costituiscono le basi della speculazione successiva. Dal Principio di non contraddizione di Parmenide alla teoria platonica contenuta nel Teeteto e al rapporto tra Teeteto e Sofista, passando per la percezione di cui scrive Epicuro fino ad arrivare, con Plotino, al cuore del neoplatonismo, gli studi qui proposti ripercorrono alcune tappe essenziali della storia dell'indagine filosofica sull'errore.