Dopo aver lavorato sui temi dell'ecologia e della natura, il gruppo di ricerca di Officine Filosofiche ha rivolto la sua attenzione alla questione, oggi così attuale, del lavoro, ponendosi una serie di interrogativi: come si prospetta il problema del lavoro, di cui è stata dichiarata la "fine", e che comunque, con l'avvento della rivoluzione informatica, si è così completamente trasformato, se lo consideriamo da un punto di vista "ecologico"? Che ne è oggi del rapporto sociale, della collettività, della "cooperazione" sulla base della nuova veste che ha assunto il lavoro? Qual è il profilo di una nuova soggettività lavoratrice che emerge dall'eredità di alcuni filoni portanti del pensiero novecentesco, dall'operaismo all'antropologia filosofica, da Walter Benjamin a Enrico Forni e Ferruccio Masini? Che posizione dobbiamo prendere rispetto all'idea di limite, così importante dal punto di vista ecologico? Cosa può significare applicare il paradigma ecologico di Gregory Bateson alla sociologia, sia in senso teorico che pratico, e come devono essere giudicate, da questo punto di vista, le tendenze attuali nel campo delle politiche di Welfare?