Il secondo volume della collana Matemi è il frutto di un lavoro seminariale che ha coinvolto numerosi filosofi e psicoanalisti attorno alla questione "desiderio-godimento". Le diverse prospettive raccolte nel testo sono attraversate da un presupposto etico unico: senza interrogare desiderio e godimento, filosofia e psicoanalisi non possono interrogare, cioè fare, niente. Per questo i vari contributi non si limitano a spiegare desiderio e godimento ma a consegnarli alla loro vitalità. Emergono nuovi intrecci e inedite interruzioni, delucidazioni necessarie e frammenti opachi. L'implicazione "desiderio-godimento" viene sviluppata fino a rivelare il suo sfaldamento. Il desiderio del filosofo e il desiderio dello psicoanalista vengono convocati nella loro divergenza. Le impasse pratiche e teoriche di psicoanalisi e filosofia appaiono evidenziate dall'urgenza a cui infine si riducono desiderio e godimento: il soggetto portato, attraverso desiderio e godimento, di fronte al suo superamento; la comunità ricondotta alla sua "nuova" origine. Ne esce un'analisi problematica della contemporaneità: non solo eclissi del desiderio e trionfo del godimento, ma anche il rovescio di questa endiadi.