Augusto Del Noce ha pagato il peccato imperdonabile di aver sempre capito le cose in anticipo, non assecondando le mode correnti ma individuando le semine di tempeste future. Dal fascismo all'antifascismo, dal progressismo all'ateismo programmatico, dal relativismo all'indifferenza religiosa, dal cattocomunismo alla globalizzazione - tutti fenomeni che hanno trovato nella deriva sessantottina il loro detonatore mondiale - è stato sempre un oppositore profetico. Logico quindi che lo aspettasse la sorte di Cassandra, che le sciagure le vedeva con largo anticipo, piuttosto che quella dei tiepidi oppositori di giornata, attenti a trovare in un atteggiamento un tornaconto momentaneo. Contributi di: Dino Aquilano, Stefano Commodo, Marcello Croce, Luigi Negri, Aldo Rizza, Mauro Ronco.