Il più antico trattato di estetica letteraria pervenutoci, la Poetica di Aristotele, fu scritto probabilmente nell'ultima parte della vita del filosofo, quando insegnava ad Atene (335-323 a.C.). Lungamente meditato, era forse composto di due libri, dei quali solo il primo è giunto fino a noi. Vi si analizzano la tragedia e l'epica, contiene i temi chiave della riflessione poetica e definisce criteri in seguito recepiti da tutta la tradizione: dalla definizione dell'arte poetica come mímesis del reale che diventa una forma di conoscenza, alla classificazione dei generi secondo l'oggetto, il modo e i mezzi dell'imitazione; dalla riflessione sulla funzione insieme razionale ed emotiva, conoscitiva e edonistica dell'arte, fino a quei concetti chiave come páthos e catarsi che ancora oggi utilizziamo.