"Al cuore dell'impostazione del volume sta essenzialmente una duplice prospettiva, che dà corpo e sangue al materialismo di Schmidt: per un verso, una lettura del rapporto tra essere umano e natura come relazione tra soggetto e oggetto nel lavoro; per l'altro verso, il medesimo rapporto come definizione dell'originalità di Marx sul terreno della teoria della conoscenza. Il primo versante definisce l'anti-idealismo dell'autore del Capitale; il secondo versante chiarisce in che senso Marx si ponga sulle orme di Hegel. La compenetrazione di natura e società avviene all'interno della natura: una valida teoria della società si dà solo sul presupposto di un materialismo naturalistico, per cui mai la natura può essere intesa come un derivato rispetto all'idea. Il punto di partenza non è lo Spirito Assoluto ma gli esseri umani in carne ed ossa." (dalla introduzione di Riccardo Bellofiore)