Qual è il rapporto tra Stato e Religione nelle democrazie contemporanee? È possibile un incontro tra le istanze delle fede e quelle della laicità? Sono, questi, nodi centrali nella vita politica e di governo che trovano ampia trattazione nelle opere di due pensatori prestigiosi come Böckenförde e Habermas. In questo saggio, l'autore mette a confronto le due eminenti voci del pensiero filosofico e politico del Novecento nella prospettiva dell'elaborazione e della definizione di nuove configurazioni di governo (e, in senso più ampio, del politico) di cui è laboratorio la stessa Unione Europea. Due interpretazioni che si stagliano sullo sfondo polemico di un confronto/scontro intorno alle prospettive future di integrazione dei popoli e delle culture cui tendono i nuovi assetti economici, politici, sociali, globali e planetari. La laicità è, in tale contesto di emergenza di nuove forme del politico, non un "valore" quanto, piuttosto, una "strategia" di continua interrogazione utile a far salve le differenze e a detonare le potenzialità conflittuali di cui le nuove condizioni del convivere sono portatrici.