Già nell'Ottocento avanzano dottrine secondo cui la scienza non basta a conoscere il reale in tutte le sue dimensioni. Per Bergson la scienza ricostruisce la realtà, che è movimento, mediante una successione di immagini statiche (come il cinematografo). Cominciava, insomma, la battaglia contro lo scientismo e le sue pretese. Lo spiritualismo, che in Germania è una soltanto delle forme in cui si manifesta la reazione al positivismo, in Francia, anche per la vastità del successo del positivismo stesso, si può dire che assommi in sé questa reazione tutta intera: anche perché la filosofia tedesca dell'Ottocento è dominata dalla figura di Kant - interpretata nelle più diverse maniere - mentre in Francia, con la sola eccezione di Renouvier, l'influsso kantiano rimane del tutto marginale. Il classico tedesco che fornisce il modello più seguito dalla filosofia francese è Leibniz: e Leibniz può stimolare soluzioni spiritualistiche per il suo principio della monade, fondamento primo di ogni realtà, il cui modo di agire va concepito per analogia con l'attività del nostro spirito.