Comincia con questo primo volume l'edizione integrale dei quaderni di Giorgio Agamben. Di questi quaderni, che contengono appunti di pensiero, note di studio e di lettura e, più raramente, annotazioni su persone, incontri ed eventi particolari, l'autore ha scritto che essi sono forse la parte più viva e preziosa della sua opera. È certo, in ogni caso, che essi costituiscono un momento essenziale del suo laboratorio di ricerca e contengono spesso non soltanto il primo germe e i materiali dei libri pubblicati, ma a volte anche la trattazione di temi e indagini che non sono passati nei libri e devono pertanto essere considerati assolutamente inediti. In questo senso è probabile che solo la pubblicazione integrale dei quaderni permetterà di comprendere in tutta la sua coerenza una ricerca che si è svolta negli ambiti più diversi, dalla filosofia alla letteratura, dalla teologia alla giurisprudenza, dall'archeologia alla politica. Il volume presenta la trascrizione dei primi due quaderni della serie, relativi al periodo che va dal 9 dicembre 1979 al 12 marzo 1981; i due quaderni sono eccezionalmente preceduti da una raccolta di appunti, sparsi tra fogli e taccuini di varia fattura e riferibili a un arco temporale di circa otto anni (1972-1979), che sono stati scelti e trascritti dall'autore per questa edizione.