Il desiderio di chiudere e canonizzare il ciclo che definisce la storia di Narciso è inafferrabile come l'immagine riflessa del suo protagonista. Contrariamente a quanto si è soliti sostenere, Narciso non ama se stesso. È invece innamorato della sua propria immagine per la quale sceglie di perdere la vita. Narciso è, in definitiva, una figura sacrificale. Ecco perché la definizione freudiana che rappresenta il narcisismo come il complemento libidico dell'egoismo non riesce a rendere giustizia al mito. A partire da questa originale lettura, Florencia Abadi ci presenta Narciso come naturale controfigura di Eros, ovvero del desiderio e, spaziando dalla cultura classica a quella popolare, propone uno studio erudito e ammirabilmente sottile del mitologema narcisista. Tracciando un percorso entro il quale desiderio, invidia, odio e pietà circoscrivono l'universo degli affetti, i nove saggi che compongono questo testo si rivelano la pietra miliare di un'autentica narrazione contemporanea di Narciso.