Il professor Tal dei Tali, docente di liceo, è un uomo mite e d'animo gentile, benvoluto dai ragazzi e attaccato al suo mestiere; tuttavia è incapace, dopo tanti anni di insegnamento, di digerire le imposizioni della Costante Presenza. È un capitano che conosce il mare, sa condurre la barca nei venti delle intemperanze giovanili, è paziente e al contempo fermo nelle sue convinzioni. La sua sensibilità sa riconoscere l'armonia che permea il mondo che lo circonda e lui stesso si sente parte di un disegno, di un'opera d'arte compiuta ma perennemente minacciata dall'uomo, dai suoi mezzi pesanti, dai suoi sguardi di scherno. Durante un viaggio in Oriente, visitando con i suoi alunni il Palazzo della Magnificenza Regale, il professore si imbatte in un evento sconvolgente, destinato a cambiare per sempre le sorti di un eroico (r)esistere. Alfonso Zanini esordisce con un racconto che si inserisce nel panorama del fantastico, in cui l'elemento esistenziale esprime tutta la sua forza vitale.