J.R.R. Tolkien è il creatore dell'universo fantastico della Terra di Mezzo ma prima ancora è stato grande conoscitore delle mitologie classiche, medioevali e moderne. Dopo il racconto delle gesta di Beowulf e La caduta di Artù, lo ritroviamo in questo libro alle prese con tre storie accomunate dal tema della perdita, tre gemme struggenti e meravigliose. Nella prima Sir Gawain e il Cavaliere verde Tolkien ci guida alla corte di re Artù a Camelot il giorno di Natale: il re non darà inizio al banchetto finché non avrà assistito a prodezze come è usanza. Un cavaliere imponente, con un'armatura verde della testa ai piedi, armato di un'ascia gigantesca lancia la sfida a tutti i cavalieri della Tavola Rotonda. Sir Gawain sa che la disfida significa morte certa ma è l'unico a farsi avanti. Scoprirà che in gioco non è solo la vita ma la purezza e la dignità del cavaliere. In Sir Orfeo Tolkien ci narra in chiave medievale un mito della classicità, la storia di Orfeo e Euridice, del loro amore più forte della morte, mentre in Perla racconta di un padre disperato che piange la perdita dell'amata figlia, scivolata via come una perla tra le dita. Tre drammi in versi, cesellati da Tolkien con maestria e pathos, restituiti splendidamente nella nuova traduzione di Luca Manini.