Il Male non dà requie e si palesa nuovamente con il volto di uno spettro venuto da un passato epico quasi dimenticato, popolato di dame, audaci cavalieri, amori cortesi e cavalleresche imprese. Si dice infatti che a turbare le notti nebbiose di Malalbergo sia nientemeno che lo spettro del Paladino Orlando, la cui celebre furia cantata dall'Ariosto non si sarebbe placata nemmeno con la morte. E chi meglio di Dante Alighieri e della Divina Congrega può fermare la scia di sangue lasciata dal misterioso assassino?