Titania è un'anomalia, o almeno così è come la fanno sentire. Avere sangue di driade e di strige è una condanna a non essere mai completamente né l'una né l'altra, soprattutto quando tutti la trattano come una reietta, un errore. Gli unici che, quando guarderanno Titania, non vedranno un rifiuto della società, ma una semplice ragazza in cerca di riscatto, saranno una meravigliosa driade dall'indole gentile e un misterioso giovane dai brillanti occhi viola. Ma avvicinarsi all'infelice discendente del malvagio stregone che un tempo aveva imprigionato l'attuale regina potrebbe rivelarsi fonte di grossi guai, sia per Titania, sia per la sua compagna Calista. In un mondo in cui i personaggi delle fiabe sono divenuti realtà, essere umani pare una stretta gabbia di metallo, per questo Evelyne ha affinato l'arte della divinazione, grazie alla quale capta un incombente pericolo che minaccia il trono di Arcadya, l'unica porzione di Terra ancora abitabile. Un morto è resuscitato dalla tomba, portando il messaggio di un sopravvissuto affamato di vendetta. Evelyne ha capito di chi si tratta e tenta di mettere in allerta la corte, ma far udire la sua voce umana è molto difficile, soprattutto quando è già impegnata a fare da tutor per Lysander, un erede al trono che nella vita vorrebbe fare tutto... meno che diventare re. L'arrivo improvviso di Titania, l'ibrida, scombussolerà l'Ordine di guardiane e metterà in allerta Evelyne. Perché è giunta ad Arcadya? Cosa pensa di ottenere da un reame ancora segnato dalla guerra? Sul palazzo aleggia un'incudine di terrificanti battaglie, sarà Titania a tagliare il filo che la tiene sospesa?