Renzo Jesurum (1901-1970), ingegnere navale e letterato per vocazione, firmava i suoi contributi su «La Rivoluzione Liberale» e «Il Baretti» con lo pseudonimo dell'ebreo errante Ahasvero, cercatore di conoscenza, insoddisfatto e sospeso fra i due orizzonti culturali dell'ebraismo e del cristianesimo. Il dono di Lucifero (1925) venne presentato sulla «Rivoluzione Liberale» come un «originalissimo romanzo fantastico, paradossale, catastrofi co, messianico», e Prezzolini ne scrisse come di una «fantasia cosmica», di un viaggio nel tema del dolore umano. Di certo, nel catalogo delle Edizioni Gobettiane, il libro si colloca in quella linea intimistico-spiritualistica che fotografò l'inquietudine e il disagio esistenziale provati da molti autori della generazione di Jesurum. Postfazione di Alessia Pedio.