Pàrtagas, il mondo delle Antiche Regioni, ha abbandonato il tempo della prosperità e della pace. I rapporti tra i regni sono fortemente minati da recenti mutamenti nell'assetto politico di alcuni di essi, nei quali hanno raggiunto i massimi vertici del potere personaggi immigrati dalle Terre di Nessuno, capaci di imporre i princìpi della propria religione, la fede monoteista lisimaca. Nel regno di Grossbürg, così come in quelli di Kloster e Grünheide, il culto del Cristo Bianco sta per essere messo in discussione come mai prima nella storia. Re Halldór ha eletto suo consigliere particolare il lisimaco Jihad. Il principe Kjartan, unico legittimo erede al trono, in disaccordo con le scelte del padre, diviene ramingo nelle desertiche Terre di Nessuno, finché non lo raggiungerà una notizia che imporrà al suo nobile animo di tornare in patria, per prendere in mano la guida del regno. Per farlo dovrà però prepararsi allo scontro con Jihad, autoproclamatosi reggente, deciso a far divenire Grossbürg regno lisimaco, con l'instaurazione della legge di Khâliq. Su consiglio del vecchio saggio Garhwal, il principe Kjartan si unirà a una legione di mercenari originari dalle terre del nord, fedeli agli dei della mitologia norrena, al comando del principe Valdemar di Kloster, esiliato dal proprio padre, re Gömel, su spinta del consigliere lisimaco Mandhur. I giovani principi daranno così il via, insieme, a una missione volta a liberare non solo i rispettivi regni ma l'intero Pàrtagas dalla prepotente e pericolosa minaccia lisimaca.