Fedele alla struttura narrativa già in atto nei due precedenti volumi della trilogia, nella Redenzione di Satana III. Apocalisse, accanto a fatti drammatici immaginati ed ipotizzati in un futuro prossimo, l'autore ci riporta nell'epoca dei Lumi, in una delle città europee di più spiccata tradizione culturale, specialmente in campo esoterico: Napoli. E dell'incantevole metropoli partenopea sceglie uno dei suoi cittadini più illustri ed enigmatici: Raimondo di Sangro, principe di Sansevero. In questo viaggio fantastico, capovolgendo la concezione lineare del tempo, l'"eternità di Roma" è accompagnata prima dallo splendore artistico della Firenze dei Medici, poi dall'ostentata opulenza della Venezia cinquecentesca ed, infine, dalla vivace iconografia della Napoli del Settecento, così sospesa tra tradizione e progresso, tra sacro e profano, tra luce e tenebre. Le chiavi di lettura del romanzo sono numerose e diversificate, non mancando riferimenti ad eventi reali dell'epoca contemporanea, seppure trasfigurati in un'ottica fantasiosa ma verosimile, che angosciano non poco l'immaginario collettivo, destando preoccupazioni e minando le speranze per il futuro della civiltà umana.