Alfredo ha il destino segnato dal nome che porta. Il Duce in persona, facendo leva su una sua esperienza adolescenziale ormai dimenticata, durante la quale aveva assistito a un rituale, lo costringe a partecipare a una spedizione dell'Ahnenerbe in Val Camonica. Qui trova un valico dimensionale e si trova in un mondo fatato ma sempre in guerra. Dopo aver combattuto per quella che riteneva la fazione dei "giusti e buoni" si rende conto che in guerra non ci sono torti o ragioni, buoni o cattivi, ma solo tanti morti.