Lontana dalla Terra, ormai inabitabile a causa dell'apocalisse climatica causata dall'uomo, l'umanità arriva su Marte animata dalla paura verso l'ignoto e dalla nostalgia per il proprio mondo definitivamente perduto. La ristretta cerchia di terrestri sul pianeta rosso si adatta alla nuova vita tentando di seguire i valori che l'hanno salvata finora, quali lealtà, fede, amore e caparbietà. Le insicurezze e i ripensamenti, però, sono sempre dietro l'angolo, facendo essi parte della stessa natura umana. La storia di David Kevinolds e dei suoi amici va avanti, tra amicizie che si rinsaldano, amori che si fortificano, tradimenti che si consumano e la cieca malvagità che cerca di sopraffare tutto e tutti. Ma la vera protagonista di questo secondo capitolo della tetralogia "L'Universo oltre la Terra" è forse, ancor più del perdono, l'apertura alla diversità e il suo apprezzamento. Descrivendo l'alleanza tra i popoli della Terra e di Marte, il libro diventa un elogio del diverso, invitando il lettore a non averne timore ma ad abbracciarlo e conoscerlo: non solo per combattere uniti contro il male ma anche per scoprire una parte inedita di noi stessi.
