"Non per durare" è un'interpretazione fantasiosa dell'Universo in cui ci troviamo e del perché della nostra vita, che anziché soddisfare una domanda, apre la mente del lettore ad altri quesiti, lasciando soddisfatto il bambino che è in noi per la bella favola, mentre ripropone lo sconcerto inevitabile della mancanza di risposta a una domanda antica. Non c'è qui una risposta, c'è solo un'ipotesi traballante che sostiene la trama di un romanzo e mostra i due lati dell'umanità, quello progressista e quello stazionario che si contenta della conoscenza acquisita, limitandosi a mantenerne lo status quo, mentre ben altro la fantasia dell'uomo si aspetta dall'uomo stesso, come traspare dalla storia.