Un romanzo della protofantascienza italiana, con nota introduttiva Romanzo satirico fantapolitico, considerato uno dei precursori ottocenteschi della fantascienza italiana (1897). È di fatto un'ucronia, ossia l'immaginazione libera e divagante di un futuro molto lontano e vissuto dai due protagonisti, Paolo e Maria, a bordo degli 'aerotachi', bizzarre navicelle elettriche che consentono di muoversi rapidamente in spazi immensi. Fra intuizioni singolari (gli Stati Uniti d'Europa) e il saccheggio di plot narrativi tipici dell'immaginario (dai viaggi di Gulliver agli imperi della luna di Bergerac), il lettore è condotto a bordo degli aerotachi per un viaggio in cui la fantasia è un potente motore che aziona l'avventura.