«Dieselpunk» è un ponte fantastico che collega la Sicilia non alla Calabria, ma a Providence, Rhode Island. Due mondi più vicini di quanto si immagini. Il Dieselpunk è un sottogenere della fantascienza che combina l'estetica della tecnologia basata sul motore diesel del periodo tra le due guerre mondiali e gli anni '50 con una tecnologia retro-futurista e sensibilità post-moderne. Una definizione che ben comprende i quattro racconti di questa antologia italo-americana, o ancora meglio siculo-providenciana, sia per l'ambientazione siciliana di alcune storie che per quel profumo di lovecraftianità di altre. E non poteva essere altrimenti quando a incontrarsi sono uno scrittore di fantascienza di Catania e uno di Providence, Rhode Island. Dice Salvatore Deodato, autore della traduzione e della postfazione: "Sono racconti leggeri, che volutamente non si prendono molto sul serio, ma che nascondono argutamente tematiche di un spessore che emergono repentine tra le righe per poi tornare a celarsi al loro interno, dopo aver colpito e segnato la mente del lettore in modo spesso intangibile, ma non per questo meno efficace."