Colpaca, una città immaginaria in un mondo che non esiste, in cui tutto è vero e tutto è falso. Anche ricercare se stessi può trasformarsi in un gioco pericoloso che porta alla disintegrazione. Io sono un uomo che vuole solo morire, pensa Marselo, operaio assuefatto ai ritmi di lavoro e al sistema social-consumistico, ma pronto a evadere dalla quotidianità per dedicarsi a una vita di sola contemplazione. Vorrebbe trasferirsi a Redimos, rifugio per sognatori e bohemien, per profeti e artisti. Vorrebbe squarciare il velo d'incanto che maschera le brutture di un sistema in cui tutti sono controllori e controllati. Ma la verità ha un prezzo e, forse, neanche Marselo è pronto a pagarlo. La verità va cercata nel profondo nell'anima, laddove non si è che intuizione e istante. Attraverso la distopia, Zeig scende negli abissi della società odierna, in cui la menzogna è l'unica profezia accettata.