Ivan Raversi è un quarantenne ancora costretto a vivere con i genitori, a mendicare affetto e a barcamenarsi nella ricerca di un'occupazione. Un nuovo impiego è l'occasione per risolvere tutti i suoi problemi. Ma a che prezzo? Ambientato in una città-laboratorio - isolata ed esausta, vigilata e incasellata in protocolli molto rigidi - questo romanzo, tra distopia e metafora del presente, racconta il nostro tempo stretto nella morsa della precarietà esistenziale, dell'edonismo, dell'eccessivo controllo delle nostre vite e del confine sempre più invisibile tra pubblico e privato.