Originariamente pubblicato nel 1937, "Il corpo pensante" è considerato un classico degli studi sulla fisiologia umana e sulle profonde relazioni tra psiche e movimento corporeo. Il pensiero - sosteneva Mabel E. Todd - è condizionato dalle nostre abitudini fisiche, tanto quanto queste vengono condizionate dal primo. Dunque, un più corretto, funzionale e gratificante approccio motorio deve avvalersi anche dei potenti strumenti messi a disposizione della mente. Era nata l'ideochinesi, un metodo di lavoro corporeo volto a bilanciare il sistema scheletrico nonché a migliorare equilibrio ed efficienza muscolare attraverso il potere dell'immaginazione. "Il corpo pensante" rappresenta la prima compiuta formulazione di questi principi: ricco di illustrazioni e di riferimenti anatomici e biomeccanici, esso analizza i meccanismi della postura, della propriocezione, della coordinazione, della respirazione e del controllo delle forze coinvolte nel movimento, suggerendo i modi di una complessiva rieducazione somatica a partire da rilassati - ma controllati e consapevoli - processi psicologici.