"Che bello! L'avete scelto?", "Ma ti chiama mamma?", "Potete restituirlo se le cose non vanno bene?", "Lo avete pagato tanto?", "Da grande parlerà la vostra lingua?". Un vero campionario di idiozie -molte snocciolate davanti al bambino- certo familiare a tutti i genitori di adottati, un campionario che l'autrice tratta con la giusta dose di ironia e opportunamente "neutralizza" a colpi di buona informazione, in corsivo, sulla realtà delle adozioni.