Una sera, all'improvviso, Marina sviene. Il malessere pare coglierla alla sprovvista, ma in realtà sono almeno due anni che soffre di vertigini, tachicardia, nausea e insonnia. Sa di cosa si tratta: è l'ansia, sua compagna di vita dai tempi dell'università. Ha imparato a riconoscerla, eppure ha cercato di ignorarla, convinta di poter tirare avanti. È quello che, secondo una famosa metafora, succede alla rana: se viene messa nell'acqua tiepida con la fiamma bassa, non avverte il calore e finisce bollita, senza trovare la forza di reagire. Con il tono autentico di chi l'ha vissuto in prima persona, Marina Innorta approfondisce le origini del disturbo, i sintomi più gravi e le cure più diffuse, raccontando com'è fuggita dal pentolone di panico che la stava intrappolando e aiutandoci a conquistare un nuovo equilibrio.