Disperazione, stordimento, paura, rabbia sono tutti sentimenti "negativi" che i genitori (ma perché è successo a noi?) vivono quando nasce un figlio con disabilità (ma perché è successo a nostro figlio?) e che rendono ancora più forti gli inevitabili sensi di colpa. L'atteggiamento della società che genera quel doloroso senso di esclusione (non sono io ad essere diverso sono gli altri a farmi sentire diverso) è spesso la spiegazione dei tanti "invisibili" presenti ma è anche lo stimolo per realizzare progetti di inclusione (la miglior terapia è la vita) in grado di trasformare un problema in un'opportunità. Emozioni, sorrisi, sorpresa, amore sono i sentimenti "positivi" che si generano quando le persone che hanno disabilità sono messi in condizioni di esprimere le diverse abilità che possiedono; quando il commento di chi li incontra da poverino passa a grande. Il titolo è l'esplicitazione di come Gregorio riesca a leggere la qualità di una persona, senza bisogno di parlare ma leggendo con il cuore la sua autenticità. Ma noi sappiamo ascoltarli? Sappiamo farli entrare nella nostra vita? E poi c'è la voce della Scienza che aiuta a trovare gli strumenti utili per la relazione, per realizzare le loro potenzialità, come quelle artistiche di Ale, quelle musicali della Banda Rulli Frulli e di tanti ragazzi come Gregorio; quelle dei ragazzi di PizzAut, del Tortellante o della Frolleria che vivono una terapia dei fornelli a conferma che si può passare dal "pessimismo della ragione all'ottimismo del fare". Insomma un caleidoscopio di sorprese, di realtà che nascono da un dolore ma che riescono a generare felicità e a dare valore alla Vita. Siamo convinti che le famiglie e gli specialisti possano essere aiutati nell'individuazione di ciò che può essere più adatto ai disabili se, accanto al Fascicolo Sanitario, viene redatto un fascicolo esistenziale nel quale è riportato un profilo con l'indicazione delle attitudini e delle qualità individuali. Il tema della disabilità è trasversale e non a caso nel libro ci sono importanti contributi di personaggi di spicco della realtà religiosa (arcivescovo Don Erio Castellucci, vicepresidente CEI), della realtà di Governo della città di Modena (Sindaco Giancarlo Muzzarelli) e del Governo Nazionale (Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli). Non è un libro romanzo ma una sorta di manuale utile alle famiglie che vivono ogni giorno la disabilità di un figlio ma anche a quanti, studiosi ed operatori, si occupano concretamente di progetti di inclusione. Lo scopo è fare rete per arrivare a progetti di vita individualizzati: "noi, non loro", "non gli altri, ma noi", dove il "noi" comprende completamente le persone con disabilità che, anch'esse, cercano quello che tutti vogliamo: felicità e autonomia.