Elisa, Ginevra, Mario, Roberta, Lara, Silvio, Annalisa, Margherita, Kelly... Nomi di fantasia per storie drammaticamente vere, raccontate dalla viva voce dei protagonisti, appuntate su foglietti conservati nell'agenda o frutto di solitarie e dolorose riflessioni personali davanti allo specchio. Con uno stile scorrevole e diretto che si rivolge direttamente al lettore e che in più punti si lascia leggere come un appassionante romanzo, Chiara Emma Cerri ci presenta le vite di persone in difficoltà, distrutte e disorientate da relazioni tossiche con partner dai tratti narcisistici che hanno avvelenato la loro esistenza fino al punto di spingerle a cercare un aiuto esterno. Attraverso l'elaborazione della propria esperienza personale e le confidenze di chi si è rivolto a lei per un consulto professionale, l'autrice traccia un rapido ma efficace excursus sul tema della dipendenza affettiva, con lo scopo dichiarato di informare il più possibile su quanto sia facile confondere un amore infelice con un veleno che porta alla morte. Se non a quella fisica, sicuramente a quella dell'anima.