«Preparati a spingere», il tipico avvertimento impartito dall'ostetrica, non riguarda solo il momento del parto. Ogni donna che oggi in Italia scelga di avere un figlio deve mettere in conto di "spingere": per difendere il lavoro e la propria indipendenza economica, per mantenersi spazi di realizzazione personale e - addirittura - per proteggere il suo stesso corpo da forme devastanti di violenza, psicologica e fisica. Ma come? Non viviamo in un Paese avanzato, in cui tutti/e godiamo di pari diritti e ciascuno/a può coltivare le proprie legittime aspirazioni? Purtroppo sulla maternità incombe a tutt'oggi un mito millenario che vede nel fare figli l'unico senso della vita delle donne che, prive di dignità come persone, dovrebbero dedicarsi esclusivamente alla "produzione e cura" della prole. Ma tutto questo, riflette Francesca Bubba, non è più accettabile nella società contemporanea che, per il resto, è molto cambiata rispetto a quella patriarcale (in cui by the way le nostre nonne morivano di parto). Perciò in questo libro Bubba presenta una inchiesta senza precedenti su ogni aspetto dell'esperienza di maternità, fino alla violenza ostetrica e alle derive irrazionali, portando casi sconvolgenti e chiedendo a gran voce un radicale cambio di paradigma. Perché diventare mamma è un'esperienza meravigliosa, ma deve essere una scelta libera per ogni donna, non una missione di sacrificio né un handicap.