Le narrazioni, all'interno del volume, di medici, professionisti, psicologi, ma anche e soprattutto di coloro che hanno trovato all'Andos "un luogo dove scoprire il diverso modo di condividere e di affrontare angosce e traumi", hanno il valore di vere e proprie catarsi, di individuazione e ricostruzione del momento preciso in cui la malattia ha colpito e sopraffatto in modo totalizzante, nel corpo e nella mente, donne impegnate e professionalmente affermate. Ed è sorprendente rilevare che, nelle loro lucide e commoventi ricostruzioni, domina il leit-motiv dell'irreversibile cambiamento del proprio corpo, della "messa sottochiave di pensieri e aspirazioni", ma anche del ritrovamento di nuovi spazi di libertà, di riflessione e di consapevolezza: un'elaborazione narrativa del proprio trauma e della trasformazione davanti allo specchio e, paradossalmente, della riconquistata accettazione del proprio corpo. (Pina Travagliante)