Pubblicato in forma definitiva nel 1769 con l'emblematico titolo La Raison par alphabet, il Dizionario filosofico riprende lo spirito antisistematico e divulgativo dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, affrontando in uno stile polemico e aneddotico i temi cari al pensiero illuminista: la critica delle religioni rivelate e della superstizione; la difesa della ragione come unico strumento di indagine; l'elogio dello stato laico e della libertà di coscienza. Attraverso voci brillanti e sarcastiche, l'autore conduce una corrosiva requisitoria contro ogni pretesa dogmatica di verità, accostando in una prospettiva relativistica le concezioni filosofiche e teologiche dell'Occidente cristiano alle credenze dei popoli extraeuropei. Nonostante la condanna della facoltà di teologia della Sorbona e il rogo sulla pubblica piazza, l'opera ebbe vasta eco in Europa contribuendo a diffondere i principi di tolleranza e libertà civile, nonché l'ironia scettica e l'impronta anticlericale tipiche di Voltaire.