Questo numero di Oblò è dedicato al Portogallo le cui vicissitudini storiche e culturali e la sua posizione geografica di estremo confine occidentale del vecchio continente, lo hanno reso la terra di quegli esploratori, scrittori e poeti, per cui il viaggio ricade in un'esperienza dell'animo e quindi, come ci ricorda Saramago, non finisce mai. Con un approfondimento sul fado, il canto tradizionale di Lisbona ma non solo, letteralmente il fato, la fatalità, il destino, e, perché no, la destinazione di chi parte e non sa se farà mai ritorno, oppure anche, forse, di quel viaggio che compie chi vive l'atmosfera estatica dell'esibizione.